L'Umbria ancora sconvolta piange le tre vittime e si interroga. Il sindaco Wladimiro Boccali ha proclamato il lutto cittadino e un presidio è stato organizzato questa mattina davanti la Regione, con i sindacati Cgil-Cisl-Uil in testa.
E' il giorno dopo la strage negli uffici della Regione, a Perugia, dove un piccolo imprenditore Andrea Zampi 43 anni, ha ucciso due impiegate e poi si è tolto la vita al grido di «mi avete rovinato». Era convinto di aver subito un torto, un accreditamento non ottenuto, lui che aveva una agenzia di formazione nel settore moda e quindi, sembra, possibilità di fondi da ricevere.
La Presidente della Regione, Catiuscia Marini sconvolta, anche lei di Todi come una delle vittime Daniela Crispolti una co.co.co. della regione, ha pianto. Così per l'altra donna uccisa, prossima alla pensione, Margherita Peccati, 61enne residente a Città di Castello. In Regione dicono che c'è troppa pressione per chi lavora per enti e Stato. La situazione di crisi mette a dura prova l'equilibrio di chi si trova oberato dai debiti, per chi è a capo di piccole aziende a conduzione familiare, per continuare a garantire occupazione sempre meno certa. (asca)