I conti deposito sono da sempre considerati strumenti finanziari semplici e sicuri, un modo davvero redditizio per investire i propri risparmi. Eppure, negli ultimi tempi, qualcosa si è incrinato nel rapporto tra risparmiatori e conti deposito. Specie nell’ultimo anno, dopo il recente ribasso dei tassi di interesse, i dubbi sulla convenienza dei conti deposito sono aumentati. E oggi, com’è la situazione? Conviene ancora investire in questa tipologia di conto bancario? Scopriamolo insieme.
Per prima cosa, dobbiamo descrivere ciò di cui stiamo parlando. I conti deposito sono una forma di impiego del risparmio in grado di produrre interessi per tutta la durata dell’operazione. Essi possono essere aperti presso una banca online e prevedono unicamente operazioni di versamento e di prelievo fatti da un conto corrente con medesima intestazione (conto predefinito). Ne esistono di due tipologie diverse: i conti liberi, che permettono di prelevare in qualsiasi momento spostando denaro dal deposito al conto predefinito; i conti vincolati, che offrono un interesse maggiore ma limitano la possibilità di prelevare quanto investito fino alla scadenza del vincolo medesimo.
Insomma, si può scegliere tra due tipi diversi di conto, il che rende sicuramente più appetibile tale strumento. Cosa c’è allora che non va nei conti deposito? Purtroppo questi ultimi hanno subito forti riduzioni dei tassi di interesse che, in pochi anni, sono passati dal 4% netto allo 0,50% medio lordo. Per questo semplice motivo, i conti deposito non convengono sempre e comunque.
Come bisogna fare allora per capire se si sta facendo l’investimento giusto e per trovare il conto deposito migliore? È presto detto, basta seguire una semplice regola: se il proprio conto deposito rende meno dello 0,30% l’anno, bisogna assolutamente evitare di aprirlo, tenendo il denaro sul conto corrente. Lo 0,30% di interesse, infatti, significa lo 0,222% annuo che serve solo per pagare i bolli.
Questo per quanto riguarda la convenienza, ma sul fronte della sicurezza come stanno le cose? Bene, con i conti deposito si può andare relativamente sul sicuro, poiché, in caso di default della banca, e fino a controvalore di 100000 euro, interverrà in vostro soccorso il fondo interbancario di tutela. Nel malaugurato caso che avvenga una cosa del genere, i soldi resteranno sicuramente bloccati per un periodo di tempo non breve, ma ovviamente non andranno persi in nessun modo. Scegliete comunque banche note e dalla buona reputazione: solo così non avrete brutte sorprese.